Scienza

Probiotici e UFC: una gara al più forte ?

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I fondamentali:

  • Le etichette dei probiotici, spesso fuorvianti, espongono quantità sempre più elevate di UFC.
  • Tra i probiotici distinguiamo i mono ceppi e quelli multi ceppi.
  • Il numero di UFC non è il metro di misura di un buon probiotico, piuttosto lo è il tipo di ceppo.

La gara alla quantità di UFC è davvero giustificata?

In pochi anni, il numero di Unità Formanti Colonia (UFC) è diventato l’elemento più sponsorizzato nelle etichette di probiotici. Da 5 miliardi a 50 miliardi, fino ad arrivare a stratosferici 450 miliardi ! Impossibile non notare l’aumento vertiginoso di tali cifre. Questa corsa sfrenata agli UFC si traduce per forza in aumentata efficacia? Non ne siamo certi …

Cosa ci dice la scienza?

La domanda sorge spontanea: esistono analisi che confrontano l'efficacia di un ceppo o di un mix di ceppi in base alle loro quantità? Non solo, ma c’è di meglio: pubblicate nel 2017, le ricerche di Arthur Ouwehand riesaminano tutti gli studi sull'argomento [i]. La sua conclusione è chiara: non è stata dimostrata in nessun caso una maggiore efficacia legata ad un numero superiore di UFC. In breve, se un ceppo è efficace a 5 miliardi di UFC, la sua efficacia non sarà necessariamente superiore a 10 miliardi. Integrato questo dato scientifico, non sentite arrivare una certa puzza di marketing fraudolento? …

La maggior parte degli studi sono condotti su una quantità di probiotici singola e per trattare un sintomo specifico. La tabella seguente è un riepilogo dei dati più affidabili che abbiamo ad oggi.

  • Possiamo constatare che i lactobacilli sono efficaci a partire da 1 miliardo di UFC quotidiani sino a 10, in funzione delle patologie digestive da trattare.
  • L’efficacia dei bifidobatteri è ugualmente menzionata a partire da 1 un miliardo, altri 10 miliardi, altri ancora addirittura a partire dal centinaio di milioni [ii][iii].

Quindi, perché sempre più UFC?

L’abbiamo ormai capito, nel caso di un singolo ceppo, un piccolo numero di CFU può dimostrarsi di spaventosa efficacia se diretto verso una patologia ben identificata e se corrisponde al microbiota dell’ospite [iv] [v]. Tuttavia, la probabilità che si verifichi un tale perfetto allineamento di pianeti in ogni soggetto rimane alquanto bassa, ed è proprio questa la ragione per cui i mix di ceppi si sono ad oggi imposti. Il discorso è semplice: con un numero maggiore di ceppi, moltiplichiamo le possibilità di corrispondere ad un numero maggiore di microbioti e quindi, un numero maggiore di consumatori.

Anche se questa tesi non è mai stata dimostrata in maniera chiara [vi], oggi può vantare un consenso quasi generale in campo scientifico. Tuttavia, il numero di UFC, viene percepito dai neofiti come un comparatore semplice ed affidabile della presunta efficacia di un prodotto, ed i multi-ceppi hanno invaso i nostri scaffali a spese dei mono-ceppi.

Attenzione al marketing fraudolento!

Le marche hanno presto capito l’interesse marketing di questo indice numerico e da quel preciso momento, la corsa agli UFC ha avuto inizio: 20 miliardi, 50 miliardi, e poi 100 miliardi, ed ancora 450 miliardi, senza conseguente aumento di prezzo … Ragazzi, siamo pronti a mettere le uova nel paniere !

Qualche tecnica per accorgervi se state per essere le povere vittime di marketing spregiudicato …

Numero di UFC per capsula o per grammo di materia?

I regolamenti richiedono che sia indicato il numero di UFC per dose giornaliera. Un prodotto che consiglia una dose di due capsule al giorno e che contiene 10 miliardi di CFU per capsula può indicare 20 miliardi di UFC nel campo centrale del flacone. Ma alcuni marchi infrangono le regole per aumentare artificialmente il numero di UFC e ingannare il consumatore. Come? Comunicando  il numero di UFC non per capsula, ma per grammo di materia. L'esempio illustrato di seguito è ovvio: questo marchio offre 10 miliardi di Lactobacillus gasseri per capsula, ma nel campo centrale dell’etichetta comunica 250 miliardi di UFC. Poiché i probiotici sono molto costosi, una capsula non contiene mai più di qualche decina di milligrammi. Una persona non informata potrebbe quindi comprendere 250 miliardi di CFU al giorno o per capsula ... Ma il sotterfugio non funziona di certo con i clienti ben informati, come quelli di NUTRI & CO.

Altro stratagemma: alcuni mix di ceppi rivendicano numerose decine di miliardi di UFC, a prezzi alquanto competitivi, ma guardando da vicino la loro formula, comprendiamo subito che un solo ceppo rappresenta più del 90% del mix … Un tale disequilibrio equivale in sostanza all’acquisto di un prodotto mono ceppo, che come visto precedentemente, non ha bisogno di tali dosi per essere efficace.

Si noti tuttavia che i bifidobatteri sono in media più costosi dei lattobacilli quindi risulta assolutamente normale trovarli in quantità minori. Tuttavia, sono sempre i ceppi meno costosi quelli sovra dosati, vale a dire Lactobacillus acidophilus e Streptococus thermophilus.

Il mix nascosto

In questa giungla, ci sono anche marchi che non forniscono quantità di UFC per dose. È quindi letteralmente impossibile sapere se un batterio prevale o meno sugli altri. Guardacaso, è su questo tipo di prodotti che troviamo etichette che annunciano le più alte quantità di UFC ...

L'opinione della nostra equipe

Dopo questa analisi, lo avrete capito: questo aumento del numero di UFC non si traduce di certo in una corsa all’efficenza e alla qualità … Noi di NUTRI & CO crediamo che l'elemento centrale del dibattito non sia sul numero di UFC vantati, ma piuttosto sul numero effettivamente certificato. Tutti i nostri lotti di probiotici sono soggetti a un'analisi di stabilità, i cui risultati sono pubblicati sul nostro sito.

[i] Ouwehand AC. (2017). A review of dose-responses of probiotics in human studies. Benef Microbes Apr 26 ; 8(2):143-151
[ii] Y Li et al. (2004). Effects of Bifidobacterium breve supplementation on intestinal flora of low birth weight infants. Pediatrics International 46, 509-515
[iii] BB Wu et al. (2015). Effects of Bifidobacterium supplementation on intestinal microbiota composition and the immune response in healthy infants. World J Pediatr. 2016 May ; 12(2):177-82
[iv] Bruzzese E. et al. (2016). Randomised clinical trial: a Lactobacillus GG and micronutrient-containing mixture is effective in reducing nosocomial infections in children, vs placebo. Aliment Pharmacol Ther 44 : 568-575
[v] Hojsak I. et al. (2010). Lactobacillus GG in the prevention of nosocomial gastrointestinal and respiratory tract infections. Pediatrics. May ; 125 (5) : e1171-7
[vi] Ouwehand AC. et al. (2018). Effectiveness of Multistrain Versus Single-strain Probiotics: Current Status and Recommendations for the Future. J. Clin. Gastroenterol. Nov/Dev ; 52 Suppl 1

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